domenica 31 agosto 2014

I 60.000 AUTOGRAFI CHE QUASI NESSUNO HA MAI VISTO





Tra i grandi tesori che la città di Livorno custodisce non si può passare sotto silenzio quello frutto del cospicuo lascito di Pietro Bastogi e figli.

Chi era Pietro Bastogi ? Basta andare su internet o sfogliare qualche enciclopedia cartacea o elettronica. Il livornese Pietro Bastogi è stato il primo Ministro delle Finanze dell'Italia unita, il fondatore della prima grande impresa del capitalismo italiano, la più antica tra quelle quotate in borsa e ancora operante nel 2014. Pietro Bastogi è stato uno dei tre banchieri italiani più influenti dell'800, fondatore e proprietario di una banca personale. Pietro Bastogi è stato inoltre uno dei fondatori della Banca d'Italia.

Grande passione di Bastogi era quella del collezionismo. Essendo molto ricco e potente ed entrando in contatto con personalità importanti di quel tempo non solo italiane ma anche europee e mondiali, ha potuto affinare molto bene questa passione. Con un altro livornese, il Mayer, si fiondò a Londra dove acquistò alcuni importanti manoscritti vergati da Ugo Foscolo. Alla fine riuscì a mettere da parte ( insieme ai figli) ben 60.000 autografi di personalità eccellenti dell'800.

Tutto questo non è andato disperso, ma si trova attualmente nella Biblioteca labronica di Livorno ( "autografoteca Pietro Bastogi"), in un luogo molto distante dai flussi turistici che oggi interessano la città. 

E' forse venuto il momento di pensare ad una nuova e diversa collocazione di questo patrimonio unico ed eccezionale ?




2 commenti:

  1. Concordo..... tempo fa, ho avuto la notizia mai confermata che il Nautico possedesse due scritti di Newton ......chissà se è vero

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  2. non ho notizie a riguardo. l'unica cosa che associo a newton di livornese è tito gonnella, inventore labronico, che perfezionò il telescopio a riflessione di newton.

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