E' noto che la città di Livorno sia stata ricostruita in buona parte dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Nove anni prima, però, ci fu un'altra ricostruzione di tenore decisamente diverso. Gli studios di Hollywood nel 1936 misero in cantiere il film "Anthony Adverse", tradotto in italiano con il nome di "Avorio nero". Era tratto dal fortunato romanzo storico di Hervey Allen che aveva venduto più di tre milioni di copie in tutto il mondo.
Un kolossal di hollywood....Che c'è di strano ? Si domanderà qualcuno. In realtà la vera curiosità è che l'ambientazione iniziale e più importante avviene proprio nella città di Livorno, alla vigilia del'arrivo delle truppe napoleoniche. Siamo quindi alla fine del '700 e Livorno è insieme a Marsiglia il porto più importante del Mediterraneo. La produzione hollywoodiana, allora, ricostruisce la città labronica negli studi di Los Angeles, riproducendo il porto, la cupola della chiesa di Santa Caterina in Venezia e così via.
La casa di spedizioni di Mr. Bonnyfeather con dietro la cupola di Santa Caterina (dal film "Avorio nero") |
I protagonisti del film sono personaggi di fantasia ma che sarebbero potuti esistere nella Livorno del '700 in cui l'incontro tra popoli e nazioni e la tolleranza erano la regola. Vi è quindi il perfido mercante scozzese, il ricco ma corretto mercante inglese, proprietario di una casa di spedizioni (che con l'arrivo di Napoleone fugge all'estero), il console inglese, e via dicendo.
Avorio nero ( Anthony Adverse) vinse quell'anno 4 Oscar e fu uno dei film più importanti degli anni '30. Oscurato però dalla stella di "Via col vento" di tre anni dopo cadde nel dimenticatoio, anche se ancora tra il pubblico del web ha vari estimatori.